Il Gruppo teatrale Ndescenze, in collaborazione con il Dopolavoro Ferroviario di Udine ed il Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti, presenta i due spettacoli finali dell'annuale corso di teatro:
“TUTTO QUELLO CHE CI INTERESSA DELLA VITA”
Vivere e morire, amare ed essere amati... atti unici che ironizzano sull'amore e sulla morte
Da testi di Achille Campanile, Eduardo de Filippo e Camillo Vittici.
In scena Giovedì 26 Maggio 2011, alle ore 21.00, presso il Teatro Palamostre di Udine ed in replica Sabato 28 Maggio, alle ore 21.00, al Teatro Garzoni di Tricesimo.
Ingresso libero.
Trama:
Cosa succederebbe se, facendo visita alla vedova di un conoscente da poco scomparso, scopriste d’improvviso che a questo lutto si è aggiunta la disgrazia di un vostro carissimo amico?
Achille Campanile in questo folgorante atto unico mette alla berlina con brio paradossale tutte le onnipresenti convenzioni in circolazione sulla morte, in un serrato susseguirsi di controsensi e frasi fatte.
“Visita di condoglianze” è una pièce tragicomica ai limiti dell' assurdo, basata sul gioco degli equivoci: i vezzi, l'ipocrisia e la cattiveria di personaggi convenzionali appaiono spesso in occasioni come un tipico funerale borghese.
E quella che dovrebbe essere un'atmosfera tragica diventa un momento di grande comicità al limite del paradosso, e con un finale a sorpresa... essere morti e non saperlo!
Amare da morire o morire per amore? Battute giocose e sottili follie quotidiane in “Pericolosamente” creano un meccanismo comico con in più valori profondi come l’amicizia e il rapporto uomo/donna e le dinamiche legate alle radici napoletane.
La breve commedia ruota intorno a tre personaggi farseschi: la bisbetica Dorotea, il marito Arturo e Michele, l’amico di famiglia tornato dopo quindici anni dall’America.
A scandire il ritmo incalzante dell’azione sono dei colpi di pistola con cui Arturo tenta di “domare” la moglie...ma per un ben nobile motivo!
Una chiave di lettura paradossale e ironica con cui Eduardo De Filippo affronta il tema classico ma sempre attuale del fragile rapporto di coppia.
“Ti sposerei ma mi costi troppo” di Camillo Vittici dimostra infine che il vero amore non ha età.
In una Casa di Riposo per anziani il giardiniere del complesso, viene a sua volta ricoverato in quanto la bella e giovane moglie russa lo ha abbandonato.
Si invaghisce d'una giovane infermiera che, con l'aiuto degli altri ospiti, cerca in ogni modo, disastrosamente, di conquistare.
Nella realizzazione del suo progetto sentimentale gli faranno da spalla gli amici di ogni giorno, trascorso fra una tombola e un rosario.
Dovrà, purtroppo, rendersi conto che la sua età non è per nulla adatta ai colpi di fulmine, ma non tutto è perduto... un'altra infermiera, magari meno giovane, risveglia i suoi sensi non ancora sopiti. |