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Martedì 08 Febbraio 2011 00:00 |
Il Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti presenta:
ZEITGEIST
Sabato 19 Febbraio 2011, ore 20:30, presso la sede del Circolo, in Via Brescia 3, Rizzi (Riçs) - Udine.
Presentazione a cura di Angelo Verilli.
Zeitgeist è il documentario-shock più discusso in rete. Mai nessuno si è esposto in modo così ampio e diretto nella ricerca della verità nei seguenti campi:
° Storia dell'economia
° 11 settembre 2001
° Religioni
° Manipolazioni economiche e Nuovo Ordine Mondiale
Zeitgeist è stato prodotto da Peter Joseph come espressione filmica priva di scopo di lucro, con lo scopo di stimolare le persone a riflettere su alcuni aspetti della realtà che appaiono come scontati e/o indiscutibili. Probabilmente ciò che le persone credono di sapere non corrisponde alla realtà.
AVVERTENZA
Il video è a forte impatto psicologico. Se non si vuole mettere in discussione le proprie idee in alcun modo, la visione è sconsigliata. |
Giorno della Memoria 2011 |
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Sabato 22 Gennaio 2011 00:00 |
Rizzicultura in occasione del / Rizzicultura in ocasion dal
“GIORNO DELLA MEMORIA”
presenta la proiezione del film / al presente la proiezion dal film
JONA CHE VISSE NELLA BALENA
di Roberto Faenza.
Giovedì 27 gennaio 2011, alle ore 20.30 presso la sede del Circolo, in Via Brescia 3, Rizzi (Riçs) - Udine.
Joibe ai 27 di Zenâr a lis 20.30 li dal Circolo Nuovi Orizzonti, Via Brescia 3, Rizzi (Riçs) - Udin.
Schede del film: wikipedia.org, movies.yahoo.com.
Ingresso libero / Jentrade di bant. |
Inaugurazione mostra "lib.ars - colorelucemateria" |
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Sabato 11 Dicembre 2010 17:58 |
Grande successo di pubblico all''inaugurazione di "lib.ars - colorelucemateria", il 3 dicembre 2010 presso la sede del Circolo, dove fino al 19 dello stesso mese è possibile ammirare le opere di quattro artisti, protagonisti di stili diversi. Già il titolo è emblematico perché si riferisce alla libertà di esprimersi, secondo le tecniche e le idee dei singoli. "Libertà d'espressione, sentimento, fede che porta lo spettatore verso una comprensione illuminata dello spazio circostante. Solo mettendosi in gioco senza pregiudizi si potrà percepire, grazie alla fantasia, un mondo diverso dalla quotidianità". Le opere di Fabio Dolso e Carlo Stragapede, le fotografie di Walter Menegaldo, le sculture di Renato Picilli sono illuminate con punti di luce a led di ultima generazione della MyLed, all'insegna del risparmio energetico. L'illuminazione si estende anche all'esterno dell'edificio come punto di riferimento per la città.
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lib.ars - colorelucemateria |
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Mercoledì 03 Novembre 2010 01:00 |
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Il Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti ha colto l’idea dell’artista Renato Picilli di realizzare ai Rizzi una mostra collettiva.
Così è nata lib.ars – colorelucemateria dove quattro artisti di diversa estrazione e diverse tecniche artistiche, ma tutti legati al borgo dei Rizzi, si uniscono per confrontarsi e mostrarsi.
Con il titolo lib.ars si vuole rendere omaggio al loro modo prevalentemente libero di fare arte senza alcuna limitazione di tecnica e di idee, mentre nel sottotitolo colorelucemateria si racchiude l’essenza del borgo antico e nuovo dei Rizzi, dove da quarant'anni il Circolo opera per la crescita culturale e sociale della comunità.
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3 – 19 Dicembre 2010
Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti
Via Brescia 3, località Rizzi - Udine
dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 20.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
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Luce sull'arte - Hi.Project per lib.ars |
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Martedì 02 Novembre 2010 21:11 |
3 – 19 Dicembre 2010
Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti
Via Brescia 3, località Rizzi - Udine
dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 20.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
l'architettura dei led - evento/installazione
Luce, colore, materia, è una combinazione alchemica che ha innescato l’ambizioso progetto "lib.ars" (liber ars – "lib.ars", sintesi di Libertà tradotta nell’idioma locale).
Senza affrontare tecnicismi, ai più, ostici, occorre sottolineare che la luce è un elemento fondamentale per tradurre le forme della materia e, altresì, il colore, per intenderla nel suo divenire, quindi non poteva che essere questo il leitmotiv della mostra.
L’azienda Hi Project ha fatto da tramite sulla necessità d’interpretazione fenomenica da parte degli artisti che propongono in una sede, come quella del Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti, avente forte valenza sociale, un particolare modo di dare senso alla realtà, nella compiutezza delle loro opere, esponendo fotografie, sculture, dipinti o installazioni ‘site specific’, grazie ad una coreografia luministica di prim’ordine culminante in un profluvio sensoriale caleidoscopico.
Il percorso espositivo vuole essere solo un libero viaggio percettivo dove lo spettatore, immerso in un ambiente mirabolante, è protagonista dell’evento.
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Segni di vita - Conversazione aperta col Maestro Giorgio Celiberti |
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Martedì 02 Novembre 2010 21:06 |
sabato 18 Dicembre 2010 alle 18.00
Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti
Via Brescia 3, località Rizzi - Udine
Il desiderio di ospitare il Maestro Giorgio Celiberti nasce dall’esigenza di esprimere le tante sfaccettature riguardanti il tema conduttore della mostra: la Libertà.
Chi se non un personaggio con sedimentata cultura storica e profonda sensibilità come Lui avrebbe potuto condurci in questi ampi spazi interpretativi?
Crediamo che ben poche persone sarebbero state in grado di illuminarci.
Il Maestro disgrega gli equilibri compositivi e li riassembla con un suo “modus operandi”: la Sua è una personale logica segnica che travalica la pura sequenza narrativa tradizionale e i colori si decantano in partiture compositive d’intensa espressività, per giungere ad un’epifania di cromie, che si librano nell’etere, libere, come le idee degli uomini.
Viene ingenerato, dalle opere, uno stimolo sensoriale dato da superfici volumetriche contrapposte (spazi vuoti e pieni, positivi o negativi) che s’incuneano in arcaiche forme simboliche portanti un solo messaggio: pace e fratellanza fra i popoli.
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Lunedì 01 Novembre 2010 01:00 |
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L'attività di Renato Picilli, Cavaliere per meriti artistici, è storicizzata dagli anni Settanta e da allora lo scultore ha portato avanti una ricerca tesa a celebrare alcuni momenti del Novecento.
Le sue opere si innervano di una forza propria: il materiale utilizzato è stato ed è tuttora prevalentemente il ferro. Le sue creazioni perciò si irrobustiscono quasi in se stesse, roteando e crescendo come alberi: la mano del loro artefice è quasi rabdomantica nella ricerca di forme e soluzioni.
Il criterio che guida l’artista è quello di riversare nell'opera la propria creatività, materializzando un pensiero che possiede un’interpretazione della vita, e allo stesso tempo della forma, che tende a iterarsi. L'opera però non è mai ripetitiva e infatti nelle diverse forme convive sempre un'anima delle cose che ritorna come un flusso d'acque accanto a un “nuovo” che nasce irripetibile: si tratta di forme organiche provenienti da materia inorganica.
È un flusso vitale di muscoli e di nervi di ferro, di sangue che penetra nelle forme: stiamo dicendo che queste "cose" possiedono l'impulso vitale di un’anima pur senza possederla, essendo ben consapevoli che la materialità del ferro è inerte.
Sembra una contraddizione in termini, ma Renato Picilli offre questa percezione del suo lavoro della materia.
La sua casa-studio a Udine, in via Brescia, vive di un'oggettualità molteplice, che si esprime attraverso una diversità delle forme, una varietà degli studi affrontati e una sperimentazione continua che gli hanno permesso di raggiungere risultati sorprendenti.
I contenuti ai quali si è richiamato Renato Picilli sono principalmente i valori della Resistenza che, attraverso l’affermazione della liberazione dal nazifascismo, rappresenta una sorta di simbologia della libertà di creatività da parte dell'artista. Le altre tematiche, quelle del lavoro e della dignità umana che si declinano anche nell’urgenza dei bisogni degli invalidi del lavoro, fanno di lui un testimone importante di un tempo storico come il nostro cui spesso ha dedicato la sua ricerca.
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lib.ars - Carlo Stragapede |
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Lunedì 01 Novembre 2010 01:00 |
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Carlo Stragapede ha sedimentato la sua conoscenza del disegno negli anni, coltivando un figurativo che sorgeva da una lettura storico artistica appassionata e competente, e da una sperimentazione classica, modulando il disegno alle cui spalle c'era comunque uno studio rigoroso, vorrei dire, euclideo e matematico.
Oggi quella fase potrebbe essere considerata superata perché l'artista opera ricavando immagini informatiche e, dallo studio dei social networks, dalla complessità dei mondi d’Internet, raccoglie idee e suggerimenti. La base segnica rimane e con essa la competenza pittorica, ma anche la consapevolezza dell'estrema duttilità del colore in tutte le sue articolazioni cromatiche.
Il disegno salvaguarda la contaminazione multimediale, ridefinendolo nei toni, ricostruendolo negli spazi dipinti.
Questo passaggio è un salto di qualità anche sul piano ideologico e, mentre sul piano tecnico conserva alcuni segreti, che per complessità debbono essere sottaciuti, sul versante filosofico, invece, si afferma sottolineando l'infinitezza degli strumenti a disposizione della creatività richiamando comunque ad una riflessione: come essa è senza confini, cosi la tecnologia è sfida inalterata nella nostra quotidianità.
Sul piano dei supporti che ricevono queste immagini va sottolineato lo studio dei materiali quali il metacrilato trasparente, l'acridite opalina, l'MDF, e soprattutto il Corian. L’utilizzo di tecniche espressive e lo studio della loro ricettività implica l’analisi di una nuova luminosità e quindi una scommessa storica della ricerca della luce che ancora una volta si attualizza con la sperimentazione di nuove contaminazioni, alle quali Carlo Stragapede non si sottrae.
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